Mitsubishi Asx: lo...

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Mitsubishi Asx: lo spazio a bordo è "a prova di famiglia"

L'AUTO IN SINTESI
Compatta ma spaziosa anche per chi viaggia dietro, è una suv piacevole da guidare tra le curve.
Ha un 1.8 vivace e poco assetato di gasolio. La dotazione di serie è ottima in rapporto al prezzo.

PERCHÉ COMPRARLA
Spaziosa, ben dotata e divertente

Questa suv giapponese, grintosa nella linea e nel carattere, ha sospensioni rigide e un motore vivace: su strada è divertente da guidare e – grazie alla trazione integrale inseribile che elimina gli “sprechi” quando non serve – anche parca nei consumi; nel fuori strada, però, paga la ridotta altezza da terra.
Lunga quanto una berlina compatta, ospita senza problemi anche cinque adulti e ha un baule più che discreto.
Il rapporto fra prezzo e dotazione è ottimo, ma alcune finiture sono migliorabili e gli accessori di lusso sono disponibili soltanto all’interno di un costoso pacchetto.

Con la grande mascherina trapezoidale e i fari sottili e allungati, è una delle suv più grintose in circolazione. In rapporto alle dimensioni esterne (è lunga 430 cm, come una berlina compatta) offre un’ottima abitabilità, visto che lo spazio per le gambe non manca nemmeno per chi viaggia dietro, e che pure il baule è più che discreto. Non eccellono, invece, le plastiche e le finiture dell’abitacolo.

Di sportiveggiante questa giapponese ha anche l’assetto, con sospensioni rigide che richiedono qualche compromesso in termini di comfort, ma che fra le curve garantiscono un comportamento sicuro e divertente. Adeguati alla guida brillante anche l’Esp, ben tarato e mai invadente, e lo sterzo (con servoassistenza elettrica) preciso in ogni situazione sebbene non molto diretto.

Mitsubishi Asx Sicilia, Palermo

I rapporti piuttosto corti esaltano la vivacità del 1.8 a gasolio da 150 CV senza troppo penalizzare i consumi, che sono bassi in ogni condizione; a quest’ultimo proposito, un contributo arriva sia dal dispositivo Stop&Go (che spegne e riavvia il motore nelle soste temporanee), sia dalla trazione integrale di tipo inseribile: nella marcia normale si possono “svincolare” le ruote posteriori riducendo gli sprechi dovuti alle maggiori resistenze, mentre sui fondi scivolosi si può anche bloccare il differenziale centrale per contare su maggiore aderenza (ma attenzione alle rocce sporgenti: la distanza dal suolo è limitata).
Considerato che sono di serie anche i fari allo xeno e il tetto panoramico in vetro (rende luminosissimo l’abitacolo, e può essere “oscurato” con una tendina elettrica), il prezzo della Intense, la versione di punta, è concorrenziale.

VITA A BORDO
Più grande dentro che fuori

Moderna, piacevole e bene assemblata, la plancia non convince del tutto per la qualità delle plastiche; migliorabili anche la collocazione di alcuni comandi e la leggibilità degli strumenti, accattivanti ma con cifre troppo piccole. L’abitacolo è arioso e si sta comodi anche dietro, dove lo spazio per le gambe supera le aspettative. Promosso pure il baule, nonostante la soglia alta e non a filo del piano di carico, mentre sembra un controsenso che in una vettura di questo tipo manchi la ruota di scorta, sostituita da un kit di riparazione.

Plancia e comandi
Se la plancia convince con il suo design moderno, la qualità delle plastiche – che pure sono correttamente assemblate – appare un po’ sottotono. Esteticamente riuscito anche il cruscotto, sebbene le cifre riportate nei due strumenti analogici (incassati a binocolo e al riparo dai riflessi) siano difficili da leggere perché troppo piccole; migliorabile anche la precisione dell’indicatore del livello del gasolio. Quasi tutti a portata di mano i comandi, compresa la grossa rotella che serve a passare dalla trazione anteriore a quella 4x4 e a bloccare il differenziale centrale;

mitsubishi asx

Abitabilità
In rapporto alle dimensioni esterne l’ampiezza dell’abitacolo è quasi sorprendente, e se alle ampie e ben profilate poltrone anteriori si può criticare soltanto la regolazione degli schienali poco accurata (avviene a scatti, agendo sulla classica leva), dietro non c’è proprio di che lamentarsi: lo spazio per le gambe abbonda anche per l’eventuale passeggero centrale, che non risulta penalizzato né dal tunnel, né dal mobiletto (che sporge di pochissimo fra i sedili davanti). Abbassando il poggiagomiti si può accedere alla botola che mette in collegamento l’abitacolo col baule e permette di caricare gli sci.

Mitsubishi asx Palermo, Sicilia

Bagagliaio
La soglia a 76 cm dal suolo, che forma pure un gradino di 7 cm più alto del piano di carico, con i bagagli pesanti non è il massimo; per fortuna il vano è regolare (oltre che ben rifinito) e molto più capiente di quello di una berlina di dimensioni paragonabili a quelle della ASX. Positivo il fatto che ribaltando lo schienale (si sblocca con facilità agendo su due levette, ottenendo una profondità utile di 180 cm) non si formino gradini nel pavimento.

COME VA
La carrozzeria non troppo lunga ne fa una suv adatta anche alla città, e nelle manovre i sensori di distanza – che sono di serie – permettono di ovviare alla scarsa visibilità posteriore. Se è vero che le sospensioni rigide fanno sentire un po’ troppo le buche, è vero anche che esaltano la guidabilità nei percorsi tortuosi: la ASX è sicura e divertente come una berlina di impostazione sportiva. La rapportatura corta del cambio, inoltre, favorisce la prontezza del vigoroso turbodiesel senza troppo penalizzare i consumi: la ASX “beve” poco anche in autostrada, dove peraltro assicura grande precisione e un discreto comfort. Inserendo la trazione integrale ci si muove in sicurezza anche sui fondi viscidi.

In città
Dal posto di guida rialzato si domina la situazione, e la lunghezza abbastanza contenuta della carrozzeria fa il resto: con questa suv in città non ci si sente “fuori luogo”, anche se le sospensioni dure sulle buche trasmettono qualche scossone. Il suo limite, semmai, sta nella visibilità posteriore, ma è compensato dai sensori di serie. Lo sterzo si aziona senza fatica, mentre il cambio – che ha le prime marce molto corte per favorire lo spunto – affatica perché gli innesti sono duri. Bene i consumi: con il contributo del sistema che spegne il motore al semaforo si sta sempre sopra i 13 km/l.

Fuori città
Il brio del turbodiesel, esaltato dalla rapportatura corta del cambio, gratifica chi ama la guida sportiva almeno quanto l’assetto: fra le curve le sospensioni sono piuttosto dure limitano il rollio esaltando la tenuta, e anche l’eventuale intervento dell’Esp è progressivo e mai invadente. In un quadro del genere avremmo ben visto uno sterzo più diretto, ma ciò non toglie che la servoassistenza elettrica sia ben tarata. La possibilità di viaggiare con la sola trazione anteriore giova ai consumi: si percorrono oltre 16 km/l, meglio di molte berline meno potenti.

In autostrada
Alla velocità limite imposta dal Codice il motore lavora a 2800 giri, un regime non particolarmente contenuto per un turbodiesel; ma grazie all’efficace insonorizzazione non fa sentire troppo la sua voce, e anche i consumi non ne risentono più di tanto (abbiamo sfiorato i 15 km/l, che per una suv sono molti). Anche i fruscii aerodinamici e il rumore di rotolamento delle gomme restano fuori dall’abitacolo, e dunque a gettare qualche ombra sul comfort ci sono solo le sospensioni, rigide sulle giunzioni dell’asfalto. Stabilità e precisione, in compenso, sono impeccabili.

Nel fuori strada
La trazione integrale si inserisce in un attimo: basta ruotare la manopola nel tunnel per attivare la frizione elettromagnetica che distribuisce automaticamente la coppia fra le ruote davanti e quelle dietro in base all’aderenza; e sempre tramite la medesima rotella si può bloccare la ripartizione al 50% fra i due assi, opzione utile nei passaggi difficili. Tutto questo, però, non fa della ASX una vera fuoristrada, un po’ perché mancano le ridotte, e un po’ perché l’altezza da terra (appena 17 cm) è insufficiente per affrontare fondi molto accidentati.
 
QUANTO È SICURA
Non sono molte le rivali in grado di vantare una dotazione altrettanto ricca: oltre all’Esp, che può anche essere disattivato premendo un pulsante nel cruscotto, sono di serie anche l’airbag per le ginocchia del conducente e i fari allo xeno. Elevate le capacità di protezione in caso d’impatto: i crash test EuroNcap sono stati superati con la valutazione massima, ossia cinque stelle.

Nei crash test EuroNcap questa suv è stata promossa a pieni voti (cinque stelle), con punteggi parziali dell’86% relativamente alla salvaguardia degli occupanti, del 78% per i bambini su seggiolini Isofix e del 60% per la tutela dei pedoni in caso di investimento, cui si aggiungono i 71 punti percentuali assegnati ai dispositivi di assistenza alla sicurezza. La dotazione di serie è quella che ci si aspetta da una suv di questo livello, e comprende l’Esp di tipo escludibile (una possibilità che può talvolta rivelarsi utile fuori dall’asfalto) nonché una nutrita serie di airbag: oltre a quelli a tendina (estesi ai posti dietro) contempla il “cuscino” che protegge le ginocchia del guidatore. Positivo che, oltre al cruise control e ai fendinebbia, siano di serie anche i fari allo xeno (che molte rivali più costose fanno pagare a parte).

Sportiveggiante nell’estetica e nel carattere (il turbodiesel è brillante e le sospensioni rigide esaltano la guidabilità nei percorsi misti) è una suv compatta che non impone rinunce in fatto di spazio e praticità: l’abitabilità è buona anche per cinque, e nel baule si può stivare quanto serve per una vacanza con la famiglia. Restano da migliorare la qualità delle plastiche e alcuni dettagli dell’abitacolo, ma la dotazione è davvero ricca in rapporto al prezzo. Tuttavia, gli optional dovrebbero essere disponibili singolarmente e non soltanto in un costoso pacchetto.

La grinta della ASX non si ferma allo stile ma trova ampio riscontro nelle qualità dinamiche: il vivace turbodiesel e l’assetto solido la rendono adatta anche a chi in una suv ricerca il piacere di guida, ma senza compromettere eccessivamente il comfort, buono pure in autostrada. Notizie positive anche sul fronte della praticità: se da un lato le compatte dimensioni della carrozzeria la rendono adatta all’impiego cittadino, dall’altro lo spazio a bordo è “a prova di famiglia” e neppure il bagagliaio lascia delusi. Quel che invece è criticabile è la qualità delle plastiche e di alcuni dettagli, meritevoli di maggior cura, oppure il fatto che gli accessori “di lusso” non siano venduti singolarmente bensì soltanto inclusi in un costoso pacchetto. Ma ciò non toglie che la Intense Panoramic abbia un rapporto fra prezzo e dotazione difficile da battere: oltre al tetto in vetro sono di serie le barre “porta tutto”, i fari allo xeno, il lunotto e i finestrini posteriori scuri e il vivavoce Bluetooth. Per risparmiare senza rinunciare alla trazione integrale inseribile (una soluzione che si riflette positivamente sui consumi, inferiori a quelli delle rivali) c’è la Invite 4WD, che ha una dotazione semplificata. Chi non va spesso in montagna o fuori dall’asfalto può anche considerare la Intense Panoramic 2WD a trazione anteriore (volendo anche in versione 1.6 a benzina da 117 CV, ancor più a buon mercato).

Tratto AlVolante.it
Valutazioni Alvolante.it
Posizione di guida : 3 / 5
Cruscotto: 3/ 5
Visibilità: 2 / 5
Comfort    : 2 / 5
Motore    : 4 / 5
Ripresa    : 4 / 5
Cambio    : 2 / 5
Frenata    : 4 / 5
Sterzo    : 3 / 5
Tenuta di strada: 4 / 5
Dotazione    : 3 / 5
Qualità/prezzo    : 3 / 5


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